Lingua giudaico-piemontese è un argomento che negli ultimi anni ha catturato l'attenzione di persone di ogni età e provenienza. Fin dalla sua nascita, ha suscitato un interesse senza precedenti e ha generato dibattiti in tutti i settori. Man mano che si è evoluto, è riuscito a superare i confini e ha influenzato il modo in cui le persone pensano, agiscono e si relazionano. In questo articolo esploreremo i diversi aspetti di Lingua giudaico-piemontese e il suo impatto sulla società oggi, nonché le possibili ripercussioni che potrebbe avere in futuro.
Per giudaico-piemontese si intende la lingua vernacolare degli ebrei italiani che sono vissuti in Piemonte dal XV secolo circa fino alla seconda guerra mondiale. Era basato sulla lingua piemontese, con molte parole in prestito dall'antico ebraico e dal provenzale.
Il dialetto non ebbe mai regole fonetiche scritte; le parole in questa lista sono scritte secondo il breve poema satirico di Agostino della Sala Spada La gran battaja d'j'abrei d'Moncalv (La grande battaglia degli ebrei di Moncalvo) e il libro di Primo Levi Il sistema periodico.
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