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Salicilato di fenile | |
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Nomi alternativi | |
salolo | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C13H10O3 |
Massa molecolare (u) | 214,22 g/mol |
Aspetto | solido bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 204-259-2 |
PubChem | 8361 |
DrugBank | DB11071 |
SMILES | C1=CC=C(C=C1)OC(=O)C2=CC=CC=C2O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,25 (40 °C) |
Solubilità in acqua | 0,15 g/l (20 °C) |
Temperatura di fusione | 41 °C (314 K) |
Temperatura di ebollizione | 173 °C (446 K) (16 hPa) |
Indicazioni di sicurezza | |
Punto di fiamma | 160 °C (433 K) (closed cup) |
Simboli di rischio chimico | |
attenzione | |
Frasi H | 315 - 319 - 335 |
Consigli P | 261 - 305+351+338 |
Il salicilato di fenile (storicamente chiamato salòlo) è l'estere dell'acido salicilico e del fenolo, da cui viene preparato direttamente per mescolamento e riscaldamento. A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco dall'odore tenue aromatico.
Sintetizzato per la prima volta nel 1886 dal chimico svizzero Marceli Nencki, ha trovato uso in passato come antisettico e blando analgesico della classe dei salicilati.
Oggi viene impiegato nella sintesi di alcuni polimeri, lacche, adesivi e cere.