Al giorno d'oggi, Ponte Rosso (Erevan) è un argomento di grande attualità e che suscita grande interesse nella società. Da tempo Ponte Rosso (Erevan) è oggetto di dibattiti e polemiche, poiché la sua influenza è palpabile in diversi ambiti della vita quotidiana. Che si tratti di politica, economia, cultura o scienza, Ponte Rosso (Erevan) è riuscita a ritagliarsi una nicchia e a posizionarsi come uno degli argomenti più caldi di oggi. Nel corso della storia, Ponte Rosso (Erevan) ha segnato un prima e un dopo nel modo in cui vediamo il mondo, innescando cambiamenti significativi che hanno avuto un impatto diretto sulla società. Questo articolo mira a far luce su Ponte Rosso (Erevan) e ad analizzare il suo impatto sulla società oggi, così come nel passato e nel futuro.
Ponte Rosso | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Armenia |
Città | Erevan |
Attraversa | fiume Hrazdan |
Coordinate | 40°09′33″N 44°30′33″E / 40.159167°N 44.509167°E |
Dati tecnici | |
Tipo | ponte ad arco |
Materiale | tufo rosso |
Lunghezza | 80 m |
Larghezza | 6,5 m |
Altezza | 11 m |
Realizzazione | |
Inaugurazione | 1679 |
Mappa di localizzazione | |
Il Ponte Rosso (in armeno Կարմիր կամուրջ?, Karmir kamurj), anche noto come vecchio ponte di Hrazdan o come ponte di Khoja Plav (in armeno Խոջա Փլավի կամուրջ?, Khoja Plavi kamurj) era un ponte del diciassettesimo secolo che attraversava il fiume Hrazdan presso Erevan, in Armenia, attualmente allo stato di rovina.
La qualificazione cromatica di ponte rosso è dovuta proprio al colore del materiale costruttivo impiegato, ovvero il tufo rosso. viene denominato il ponte di Khoja Plav, fu un benestante uomo armeno nativo di Kanaker che ne finanziò la ricostruzione. La lunghezza totale del ponte era pari a ottanta metri e si elevava dal letto del fiume per undici metri. Si strutturava su quattro arcate, di cui le due mediane impostate dritte nel fiume e le altre appoggiate alle sue sponde.
Prima del devastante terremoto del 1679 sul sito dell'attuale Ponte Rosso vi era un altro manufatto analogo, tuttavia crollato durante l'evento sismico. Assicurava una continuità economica, oltre che stradale, tra la fortezza di Erevan e la pianura di Ararat. Ricostruito nel 1830, oggi come già accennato l'intera struttura giace allo stato di rovina.