Opera di prevenzione antitubercolare infantile

Oggi Opera di prevenzione antitubercolare infantile è un argomento che ha acquisito rilevanza in diversi ambiti. Che si tratti di politica, istruzione, tecnologia o vita quotidiana delle persone, Opera di prevenzione antitubercolare infantile è riuscito a catturare l'attenzione e generare dibattito. Il suo impatto è stato presente in vari momenti, dalla sua nascita ad oggi, svolgendo un ruolo fondamentale nella società. In questo articolo esamineremo l'impatto di Opera di prevenzione antitubercolare infantile e il modo in cui ha plasmato il nostro mondo oggi, nonché il suo potenziale di influenzare il futuro.

L'opera di prevenzione antitubercolare infantile (OPAI), fu primo preventorio antitubercolare infantile italiano.

Storia

L’OPAI, opera di prevenzione antitubercolare infantile, ha le sue radici nella Milano di inizi ‘900, quando un gruppo di volontari, medici e non, animati da un grande ideale umanitario, in tempi di grandi difficoltà economiche e sociali, riuscirono a dare vita a un grande sogno assistenziale, strappando alla morte migliaia di bambini che correvano il rischio di contrarre la tubercolosi.

La "casa dei bambini" di Olgiate Olona

Nel 1918, grazie alla generosa donazione dell’industriale milanese Piero Preda, l’OPAI poté acquistare la grandiosa Villa_Greppi-Gonzaga di Olgiate Olona che era stata casa di villeggiatura di molti nobili, tra cui le famiglie Greppi e Gonzaga.

I Progressi

Grazie a generosi contributi e a numerose iniziative di raccolta fondi, si dette avvio alla costruzione di due nuovi padiglioni, intitolati a “Regina Elena” e “Edda Mussolini”, che furono inaugurati nel 1925 alla presenza del duce e del re Vittorio Emanuele III.

Note

  1. ^ Storia dell'Opai, su opai.it. URL consultato il 16 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2017).
  2. ^ OLGIATE OLONA Quando a Villa Gonzaga c’era “la casa dei bambini”, su varesenews.it.
  3. ^ Enrica Mariateresa Ferrazzi, La casa dei bambini.