Nel mondo di oggi, Giuseppe Mazzatinti ha acquisito una rilevanza significativa in diversi ambiti, generando un impatto che va oltre quanto previsto. Fin dalla sua nascita, Giuseppe Mazzatinti ha catturato l'attenzione degli esperti e del grande pubblico, generando dibattiti, ricerche e opinioni diverse che ne hanno segnato l'importanza e la portata nella società contemporanea. In questo articolo approfondiremo l'essenza di Giuseppe Mazzatinti, esplorandone le implicazioni, la sua evoluzione nel tempo e la sua influenza in diversi ambiti, dimostrando l'impatto che questa figura/tema/data unica ha sulla nostra realtà attuale.
Giuseppe Mazzatinti (Gubbio, 22 settembre 1855 – Forlì, 15 aprile 1906) è stato un filologo, bibliografo e bibliotecario italiano.
Fu allievo di Alessandro D'Ancona a Pisa. Insegnò al Liceo ginnasio Giovan Battista Morgagni di Forlì.
Nel 1887 divenne direttore della Biblioteca comunale di Forlì. Nello stesso periodo (1886-1888), pubblicò i risultati di un lavoro di ricerca dei manoscritti italiani nelle biblioteche di Francia, ricerca compiuta per incarico del Governo, dandone un catalogo in tre volumi.
A quest'opera fecero seguito:
Ricercatore infaticabile di manoscritti, Mazzatinti pubblicò, in 13 volumi, gli Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia (1891-1906), opera di fondamentale importanza nel settore, in cui ebbe vari collaboratori e prosecutori.
Tra i suoi lavori più importanti va anche citato lo studio de La biblioteca dei re d'Aragona di Napoli (1897).
Curò la pubblicazione di molti manoscritti inediti:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 17245687 · ISNI (EN) 0000 0001 0874 5961 · SBN RAVV011492 · BAV 495/84715 · LCCN (EN) n85831055 · GND (DE) 119112833 · BNE (ES) XX997546 (data) · BNF (FR) cb12069568v (data) · J9U (EN, HE) 987007280167605171 · CONOR.SI (SL) 113539939 · WorldCat Identities (EN) lccn-n85831055 |
---|