Dominanza incompleta

Nel mondo moderno, Dominanza incompleta è diventato un argomento di grande rilevanza e interesse per un ampio spettro di persone. Sia in ambito professionale che personale, Dominanza incompleta ha dimostrato di essere un fattore determinante nella continua evoluzione della società. Nel corso della storia, Dominanza incompleta è stato oggetto di dibattito, ricerca e riflessione, generando molteplici prospettive e approcci che hanno arricchito la comprensione e l'apprezzamento di questo fenomeno. In questo articolo esploreremo le varie sfaccettature di Dominanza incompleta, analizzandone l’impatto in diversi contesti e offrendo una visione complessiva che invita alla riflessione e al dialogo.

In genetica, si parla di dominanza incompleta, quando nessuno dei due alleli (per un carattere) è dominante sull'altro. Il fenotipo manifestato dall'eterozigote è un fenotipo intermedio tra quelli dei due omozigoti.

Per esempio poniamo di essere di fronte a una popolazione di piccoli mammiferi la cui sopravvivenza sia dovuta in gran parte alla capacità dell'individuo di mimetizzarsi. Poniamo di trovare al locus del mimetismo due alleli, denominati A e a. Sappiamo che l'allele A (l'allele favorevole al mimetismo) è dominante su a, ma non completamente. Poiché il genotipo dell'animale è dovuto alla combinazione di 2 alleli, gli individui della popolazione possono avere al massimo variazioni di genotipo:

  • Genotipo AA: omozigote in cui compare solo la caratteristica dell'allele favorevole al mimetismo. L'animale è in grado di mimetizzarsi perfettamente grazie al colore del suo mantello. Ha probabilità di sopravvivenza massima.
  • Genotipo Aa: eterozigote che presenta caratteri intermedi. In sopravvivenza sarà avvantaggiato rispetto a aa, ma svantaggiato rispetto a AA. Il colore del mantello farà mimetizzare l'individuo, ma non bene come l'omozigote favorevole. La sopravvivenza sarà inferiore di una qualche proporzione.
  • Genotipo aa: omozigote in cui compare solo la caratteristica sfavorevole. Il mantello non sarà mimetico e le possibilità di sopravvivenza dell'individuo saranno minime.

La dominanza incompleta è riservata a pochi esseri viventi come ad esempio la bocca di leone (nella quale c'é un fiore rosso e uno bianco e come carattere intermedio esce un fiore rosa), la bella di notte (Mirabilis jalapa) e i polli andalusi (nei quali oltre a dei polli neri o bianchi nascono pure polli blu)

Un classico esempio

Un esempio di immediata comprensione, come anticipato prima, è dato inoltre dall'incrocio di due varietà floreali (per esempio appartenenti alla specie Mirabilis jalapa), l'una con fiori rossi (allele dominante), l'altra con fiori bianchi (allele recessivo): supponendo si tratti di dominanza incompleta, si ha che l'individuo eterozigote presenterà un fenotipo intermedio, ossia fiori rosa. Gli individui omozigoti possederanno, invece, come accade nel caso della dominanza completa, fiori rossi (omozigote dominante) e fiori bianchi (omozigote recessivo).

A a
A AA Aa
a Aa aa

Differenza dalla codominanza

Nella codominanza gli alleli di un medesimo gene sono espressi con piena funzionalità contemporaneamente, come accade nel gruppo sanguigno AB, in cui sono espressi efficacemente entrambi i geni per gli antigeni A e B. Nella dominanza incompleta, invece, accade non solo che nell'eterozigote, come avviene anche nella dominanza completa, l'allele mutato è o amorfo, cioè inattivo, o ipomorfo, cioè con attività qualitativamente normale ma quantitativamente ridotta, ma contemporaneamente si osserva anche e soprattutto un'aploinsufficienza della copia selvatica del gene, cioè l'incapacità di una sola copia selvatica del gene per cellula di garantirne una funzione normale, perché per un fenotipo penetrante è richiesto un dosaggio molecolare del prodotto genico più elevato che negli eterozigosi.