In questo articolo analizzeremo nel dettaglio Calendario armeno, un argomento che ha acquisito grande attualità negli ultimi anni. Calendario armeno è un concetto ampiamente studiato in vari ambiti, dalla psicologia all'economia, passando per la sociologia e la politica. Nel corso della storia, Calendario armeno è stato oggetto di dibattito e riflessione da parte di esperti e accademici, nonché dell’opinione pubblica in generale. In questo senso, è della massima importanza approfondire la conoscenza e la comprensione di Calendario armeno, al fine di raggiungere una visione più ampia e chiara del suo impatto sulla società e sulla vita quotidiana. Attraverso questo articolo, ci proponiamo di esplorare le molteplici dimensioni e sfaccettature di Calendario armeno, con l'obiettivo di arricchire il dibattito e promuovere la riflessione critica su questo argomento.
Le date sono indicate con le lettere ԹՎt'v, una sigla che sta per t'vin, "nell'anno", seguito dalle lettere dell'alfabeto armeno che hanno funzione di numerali. Ad esempio "nell'anno 1455 (2007)" sarà scritto ԹՎ ՌՆԾԵ.
V. Bănățeanu, Le calendrier arménien et les anciens noms des mois, in: Studia et Acta Orientalia 10, 1980, pp. 33-46
P'. Ingoroq'va, Jvel-kartuli c'armartuli k'alendari (tr. it. “L'antico calendario pagano georgiano”), in: Sakartvelos muzeumis moambe, 6, 1929-30, pp. 373-446 and 7, 1931-32, pp. 260-336
K'. K'ek'elije, Jveli kartuli c'elic'adi (tr. it. “L'antico anno georgiano”), in: St'alinis saxelobis Tbilisis Saxelmc'ipo Universit'et'is šromebi 18, 1941, ristampato in “Et'iudebi jveli kartuli lit'erat'uris ist'oriidan” (tr. it. “Studi sulla storia dell'antica letteratura georgiana”) (dell'autore) 1, 1956, pp. 99-124.